Fasti Online Home | Switch To Fasti Archaeological Conservation | Survey
logo

Excavation

  • Arco di Giano
  • Velabro
  •  
  • Italy
  • Lazio
  • Rome
  • Rome

Tools

Credits

  • The Italian Database is the result of a collaboration between:

    MIBAC (Ministero per i Beni e le Attività Culturali - Direzione Generale per i Beni Archeologici),

    ICCD (Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione) and

    AIAC (Associazione Internazionale di Archeologia Classica).

  • AIAC_logo logo

Summary (Italian)

  • Nelle prime campagne di ricerca sull’arco di Giano abbiamo proposto tre tipi di interventi: uno studio storiografico delle fonti storico-bibliografiche esistenti sul monumento; la realizzazione di un nuovo rilievo architettonico con la integrazione di tecniche diverse (Scanning 3D; ortofotografia digitale); due saggi archeologici, uno all’interno, sotto la volta dell’edificio e nei pressi dei pilastri con l’obiettivo di definire le caratteristiche costruttive delle fondazioni e l’altro nella zona ovest. Quest’ultimo con l’obiettivo di documentare una serie di dati sulla tipologia delle strutture connesse all’edificio e in particolare, stabilire una diacronia precisa delle differenti fasi di occupazione dell’area non scavata del foro Boario.

    I saggi di scavo hanno messo in luce aspetti di grande interesse dal punto di vista costruttivo e di organizzazione del cantiere edilizio. In questo senso, abbiamo potuto documentare le diverse fasi di gestione dei lavori e i resti delle infrastrutture usate durante la costruzione dell’edificio. Nella zona esterna occidentale è stato possibile registrare una sequenza stratigrafica molto ben conservata che permette di riconoscere diversi aspetti delle fasi di occupazione di questa porzione del foro Boario nei diversi periodi storici. In questo caso, sono state messi in luce una serie di contesti cronologici che, molto probabilmente, si trovano in relazione con le fasi altomedievali della vicina chiesa di S. Giorgio. In corrispondenza dell’arco e in fase con il periodo d’uso del monumento, è stata documentata una strada in perfetto stato di conservazione, con riparazioni laterali che indicano, evidentemente, una continuità in rapporto con le varie trasformazioni topografiche della zona.

    La nuova campagna di scavo, condotta ancora una volta dal personale specializzato dell’Instituto de Arqueología de Mérida (CSIC), verrá effettuata nella stessa zona occidentale. L’obiettivo principale è quello di analizzare i contesti stratigrafici piú antichi e ampliare i dati sulle strutture documentate nel 2011. Lo scavo in questa zona dovrebbe restituire informazioni sulle strutture documentate da G. Gatti nel 1901, relative a una serie di muri in opus reticolatum e stanze voltate in cementizio di piccole dimensioni che non hanno ricevuto ancora uno studio approfondito. Si tratta, probabilmente di un complesso architettonico di grandi dimensioni, costruito su differenti livelli topografici ed esteso tra la zona sud, sudovest ed ovest dell’arco di Giano.

    Alla fine del 2012 verrá realizzata una presentazione di risultati con l’obiettivo di illustrare alla comunità scientifica il progetto di studio dell’arco di Giano e i nuovi risultati.

  • Pedro Mateos Cruz - Instituto de Arqueología-Mérida 

Director

Team

  • Carlos Morán - Instituto de Arqueología-Mérida - Archeologo
  • David Sadornil - Instituto de Arqueología-Mérida - Archeologo
  • Riccardo Cilluffo - Instituto de Arqueología-Mérida - Archeologo
  • Ruth Carretero - Università di Murcia
  • Tomás Cordero - Instituto de Arqueología-Mérida - Archeologo
  • Carlo Bianchini - Universitá di Roma-La Sapienza – Architetto
  • Carlo Inglese - Universitá di Roma-La Sapienza – Architetto
  • Antonio Pizzo - Instituto de Arqueología-Mérida

Research Body

  • Instituto de Arqueología-Mérida

Funding Body

  • Ministerio de Asuntos Exteriores
  • Ministerio de Ciencia e innovación

Images

  • No files have been added yet