Summary
- Il progetto di ricognizione del territorio di Terlizzi, condotto dall’Università di Bari e articolato finora in tre campagne (2011, 2012, 2015), ha come scopi fondamentali l’ampliamento delle conoscenze sul comparto centrale della regione Puglia, lo studio del ricco quadro insediativo di tipo rurale documentato dalle fonti e mai indagato sistematicamente e l’inquadramento dei dati noti sul territorio di Terlizzi nell’ambito di un contesto topografico più ampio, ossia il suo territorio di pertinenza. A tal fine, il progetto si basa su tre aspetti analitici fondamentali e tra loro complementari: l’analisi sistematica delle fonti scritte di età altomedievale e medievale, la ricognizione delle aree campione e lo studio dei reperti provenienti dalle raccolte di superficie e dai siti limitrofi oggetto di scavi archeologici pregressi. Le tre campagne di ricognizione hanno permesso di individuare molteplici nuclei insediativi riferibili a un lungo arco cronologico e l’analisi dei materiali ceramici attesta una frequentazione consistente dell’area tra il III-II sec. a.C. e l’XI sec. d.C.
Project Dates
- 2011 - 2012, 2015
Periods
- No period data has been added yet
- 900 BC
- 300 BC
- 1000 AD
- La ricognizione sistematica del territorio di Terlizzi è basata su una campionatura ragionata: le aree individuate da sottoporre a survey si concentrano nel territorio N- N/E di Terlizzi -ossia nell’area più interessata dal processo di urbanizzazione e più soggetta a “rischio” archeologico- a O – N/O, e infine a S di Terlizzi, dove è stato impostato un ampio transetto finalizzato a indagare il percorso della via Traiana. L’area complessiva oggetto di indagine fino al 2012 corrispondeva a 600 ha, ma è stata ampliata nel 2015 arrivando a comprendere una superficie di circa 1350 ha. Nello specifico, per le ricerche nel 2012 sono stati impostati preliminarmente cinque transetti di indagine nel settore Nord del territorio di Terlizzi e non è stato effettuato alcun prelievo dei materiali individuati sul terreno, ma si è proceduto a una classificazione e, solo nei casi più significativi, alla realizzazione di una riproduzione grafica in situ (cfr. Campese 2013-2014). La ricerca sul campo ha previsto l’organizzazione di fasce di ricerca con ricognitori posti a una distanza di 5 m l’uno dall’altro e ha permesso di documentare le Unità Topografiche (UT), o siti, che nell’ambito del progetto sono definite come ogni “insieme dei reperti archeologici visibile sulla superficie del terreno con coerenza spaziale e di natura variabile” (cfr. Aprosio 2008). Le UT sono state georeferenziate tramite GPS e inserite in un progetto GIS aggiornato nel corso delle ricerche sul campo. Tutte le aree ricognite e le relative UT individuate sono state inoltre riportate graficamente sulle Carte Tecniche Comunali o Catastali, con l’indicazione dell’utilizzo del suolo, della vegetazione e della visibilità in base a una valutazione empirica effettuata tramite l’attribuzione di un punteggio su una scala da 0 a 4. Le schede utilizzate per la documentazione delle UT sono quelle elaborate nell’ambito del progetto di ricognizione sistematica dell’Ignatinus Ager (http://www.fastionline.org/survey/site/AIAC_476). Come nell’ambito delle ricognizioni di Egnazia, anche nel caso delle indagini di Terlizzi per l’interpretazione delle UT si è fatto riferimento alla tipologia elaborata da F. Cambi per la Calabria romana e aggiornata da M. Aprosio in seguito all’esperienza di survey nel brindisino; sulla base di questa impostazione, le UT sono interpretate in relazione a 5 criteri fondamentali (qualità, quantità e concentrazione dei reperti, dimensioni delle aree di spargimento e distribuzione dei reperti al loro interno) e a 11 categorie di riferimento (es. diversi tipi di villae o case, casa/tomba, frequentazione, attività agricola, fornace/deposito).
Other Comments
- Direttore: M. Campese, Università degli Studi di Bari ............................................................................................................................. Questa scheda è stata compilata dal team di Fasti Online Survey nell'ambito dello KNIR internship 2020 'Digital Field Survey Archaeology'.
- L’obiettivo di questo progetto di ricognizione archeologica di superficie è la verifica dei dati forniti dalla documentazione edita, dalle fonti archivistiche e dalle segnalazioni di perlustrazioni non sistematiche riguardo il paesaggio rurale di Terlizzi. Tramite l’attività di survey si vuole dunque valutare la potenzialità archeologica del territorio terlizzese, prendendo soprattutto in considerazioni il problema della visibilità, che è inevitabilmente inficiata dai profondi stravolgimenti antropici da cui quest’area è stata interessata e dalla presenza diffusa di oliveti che ostacolano visivamente l’individuazione delle evidenze archeologiche.
- Le indagini sono finanziate dal MIUR, rientrando nell’ambito dei PRIN (Progetti di Rilevante Interesse Nazionale)
Director
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Director
- Marco Campese- Università degli Studi di Bari Aldo Moro