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Excavation

  • Aeclanum
  • Passo
  • Aeclanum
  • Italy
  • Campania
  • Province of Avellino
  • Mirabella Eclano

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Credits

  • The Italian Database is the result of a collaboration between:

    MIBAC (Ministero per i Beni e le Attività Culturali - Direzione Generale per i Beni Archeologici),

    ICCD (Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione) and

    AIAC (Associazione Internazionale di Archeologia Classica).

  • AIAC_logo logo

Summary (Italian)

  • Per l’anno 2019, le attività di scavo, ricerca, restauro e valorizzazione nell’area archeologica dell’antica Aeclanum si sono concentrate in tre aree: il macellum, la cosiddetta casa a peristilio, l’area residenziale sulla collina meridionale.

    Macellum: Il macellum di Aeclanum si presenta con una pianta meno canonica rispetto a quella usuale, formata da una tholos centrale ed attestata per esempio a Pompei e Puteoli (cd. Tempio di Serapide), quanto piuttosto dal modello “adriatico” noto ad esempio ad Herdonia, in cui i singoli esercizi commerciali all’interno dell’edificio non si presentano con pianta quadrata/rettangolare lungo i lati della corte interna, ma si aprono a raggiera lasciando la parte centrale sprovvista di tholos.

    In considerazione di ciò, si è deciso di aprire un saggio lungo il fronte nord del macellum, ossia sul lato opposto rispetto a quello da noi indagato nelle campagne precedenti ed a cavallo dell’ipotetico muro di confine dell’edificio, in modo da poter verificare la presenza dello stesso e dell’evidenza a nord di esso. Quanto riportato in luce quest’anno ci fa capire che quest’area è stata pesantemente spogliata e riutilizzata. Mentre abbiamo scoperto parte del macellum originale, abbiamo anche scoperto un’altra stanza con un diverso allineamento rispetto al macellum originale. Esistono due ipotesi potenziali per quest’area, la prima è che questa camera inferiore sia stata costruita per prima e poi è stato costruito il macellum utilizzando questa struttura come confine. La seconda ipotesi è che il macellum fu costruito per primo e fu spogliato per costruire questa stanza che sarebbe stata in uso più tardi del macellum.

    Casa con peristilio: L’edificio risulta però fondamentale per la comprensione delle dinamiche di sviluppo urbano, soprattutto per la fase tardoantica, in quanto probabilmente legato alla creazione della basilica paleocristiana. Per questo motivo sono stati aperti due saggi stratigrafici in aree potenzialmente utili ad una maggiore comprensione delle fasi costruttive dell’edificio.

    Il primo dei due saggi è stato posto a cavallo di una soglia tra l’area principale del peristilio e una stanza secondaria oltre quest’area. Quanto riportato in luce durante la campagna di scavo 2019 da un lato conferma l’ipotesi che questa casa sia stata costruita in età tardoantica, piuttosto che adrianea, dall’altro mostra, sotto il livello di calpestio, i resti di altri edifici di periodi precedenti, in particolare un grande muraglione, forse di terrazzamento, ed una struttura più effimera realizzata con ciottoli di fiume, verosimilmente per sorreggere muri in paglia e fango.

    Il secondo saggio è situato invece nella parte sud-occidentale della casa a peristilio, sul fronte interno del muro perimetrale, a sud della soglia d’ingresso. Dallo scavo è emerso che per quanto l’elevato sia integralmente di età tardo-antica, questo si fondi su strutture precedenti.

    Area residenziale sulla collina meridionale: Il risultato di maggiore interesse raggiunto negli anni passati tramite l’utilizzo delle prospezioni geofisiche a mezzo georadar consiste nella scoperta di un quartiere a carattere residenziale ad ovest del foro, sulla sommità della collina che corre con andamento est-ovest. Si è deciso quindi di aprire un saggio in un’area particolarmente chiara alla lettura del georadar, per verificare la presenza e consistenza delle strutture murarie. I risultati non solo hanno confermato quanto ipotizzato, ma hanno rivelato altre strutture costruite ed una complessa fase edilizia. In buona sostanza è stata riportata in luce una piccola porzione di una stanza interna, testimoniato anche dalla rilevante quantità di affreschi, obliterata da diverse fasi di crollo, sigillata poi da materiale di tardo IV sec. d.C. L’area a nord di questo ambiente viene interpretata come un’area esterna. I risultati del GPR suggeriscono che una pavimentazione o una strada potrebbero trovarsi a 1,5 m di profondità, tuttavia gli scavi non hanno raggiunto questo livello.

  • Ben Russell – University of Edinburgh 
  • Girolamo F. De Simone – Accademia di Belle Arti di Napoli 

Director

  • Ben Russell – University of Edinburgh
  • Celestino Grifa – Università del Sannio
  • Girolamo F. De Simone – Accademia di Belle Arti di Napoli

Team

  • Alexandra Slucky – University of Sydney
  • Robyn Veal – University of Cambridge
  • Zofia Guertin – St. Andrews University
  • Jessica Scarpelli – Accademia di Belle Arti di Napoli
  • Pier Luigi Morbidoni – University of Edinburgh
  • Allison Kidd – University of Edinburgh
  • Andrea Bonicelli – University of Edinburgh
  • Elodie Powell – University of Oxford
  • Emily Johnston – University of Durham
  • Jessika Rahmberg – Simon Fraser University
  • Veronika Ženíšková – Charles University Prague
  • Vincenzo Castaldo – University of Edinburgh
  • Josef Souček – Charles University Prague
  • Claudio Scarpati – Università degli Studi di Napoli Federico II

Research Body

  • Accademia di Belle Arti di Napoli
  • University of Edinburgh
  • Università del Sannio

Funding Body

  • Comune di Mirabella Eclano
  • University of Edinburgh

Images

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