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Excavation

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Credits

  • The Italian Database is the result of a collaboration between:

    MIBAC (Ministero per i Beni e le Attività Culturali - Direzione Generale per i Beni Archeologici),

    ICCD (Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione) and

    AIAC (Associazione Internazionale di Archeologia Classica).

  • AIAC_logo logo

Summary (Italian)

  • Le indagini archeologiche relative alla campagna di scavo 2018 si sono concentrate principalmente su due aree.

    Via glareata
    Come già ricordato a proposito della passata campagna di indagini, l’elemento principale dell’area archeologica è costituito dalla prosecuzione della via Nomentana, che, dopo essere giunta a Nomentum, doveva proseguire verso nord per ricongiungersi con la via Salaria all’altezza di Eretum. Questo tratto, interamente pavimentato in basoli di calcare, è stato riportato in luce per 140 m circa ed ospita su entrambi i lati un sepolcreto collocabile tra il I sec. a.C. e il III sec. d.C. Poichè la funzione principale di questa arteria stradale doveva essere quella di servire le numerose ville rustiche che dovevano caratterizzare il paesaggio nomentano, non stupisce la presenza di un diverticolo stradale glareato, che dall’arteria principale doveva condurre ad una cisterna romana posta ad est dell’area. Tale diverticolo risulta attualmente scavato per circa 15 m ed è formato da un battuto di pietre calcaree di piccole dimensioni miste a terra piuttosto argillosa; mescolate tra le pietre, si segnala la presenza di piccole zeppe di basalto, mentre pietre calcaree di dimensioni più grandi si trovano sparse di tanto in tanto su tutta la carreggiata. Per quanto concerne la sua datazione i materiali ceramici coprono un arco cronologico che va dalla fine del II- I sec. a.C. alla metà del IV sec. d.C.

    Settore “Pietrara”
    Il settore “Pietrara” costituisce un ampliamento dell’area archeologica. Come già ricordato a proposito della precedente campagna di scavo, tale allargamento si è visto necessario per tutelare e indagare le strutture emerse in occasione della realizzazione di lavori di adeguamento degli scarichi civili di un immobile per civile abitazione plurifamiliare adiacente all’area archeologica stessa. Le indagini appena concluse hanno innanzitutto permesso un ulteriore ampliamento dell’area di scavo e la messa in luce di nuove strutture murarie, mettendo in evidenza una situazione più complessa di quanto ipotizzato in precedenza. E’ possibile confermare che l’area indagata era caratterizzata dalla presenza di un grande strato di matrice limo argillosa di colore marrone chiaro posto su tutto il settore ed ascrivibile al momento dell’abbandono. Grazie alla notevole quantità di materiali ceramici rinvenuti tale fase si colloca tra la fine del IV e gli inizi del V se. d.C. Sono stati infatti individuati due ambienti, riferibili a due diverse fasi costruttive. Ad una prima fase si collocherebbero due setti murari legati tra loro ad angolo retto e caratterizzati da un paramento in opera incerta di calcare e da un rivestimento in intonaco bianco, parzialmente conservato. In un secondo momento, non ancora collocabile cronologicamente, si provvide a realizzare un ampliamento dell’edificio verso nord, attraverso l’aggiunta di strutture in opera incerta di calcare. L’area delimitata da queste ultime strutture presenta più strati di crollo, ancora totalmente da scavare.

  • Sara Paoli- Archeoclub d'Italia sede Mentana-Monterotondo 

Director

  • Tiziana Sgrulloni- Archeoclub d'Italia sede Mentana-Monterotondo

Team

  • Walter Benedetto Pantano
  • Marco Zanardi
  • Mary De Paolis
  • Roberto Civetta

Research Body

  • Archeoclub d'Italia sede Mentana-Monterotondo

Funding Body

  • Archeoclub d'Italia sede Mentana-Monterotondo

Images

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