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Excavation

  • Chiusa del Belli
  • Farnese
  •  
  • Italy
  • Lazio
  • Province of Viterbo
  • Ischia di Castro

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Credits

  • The Italian Database is the result of a collaboration between:

    MIBAC (Ministero per i Beni e le Attività Culturali - Direzione Generale per i Beni Archeologici),

    ICCD (Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione) and

    AIAC (Associazione Internazionale di Archeologia Classica).

  • AIAC_logo logo

Summary (Italian)

  • Nell’ambito delle attività di tutela svolte dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Etruria Meridionale è stata disposta la realizzazione di trincee in località Chiusa del Belli nel comune di Farnese, preliminari alla costruzione di un impianto fotovoltaico; durante le indagini, avviate nell’aprile 2011, si rinvennero testimonianze archeologiche tali da richiedere un approfondimento delle ricerche realizzato infine nell’estate 2013. Questa seconda fase di indagini venne attuata realizzando alcuni ampliamenti che misero in luce una cisterna con intercapedine riempita di argilla e rivestimento in opera a scacchiera e un ambiente ipogeico ricavato lungo i fianchi di un rilievo tufaceo.

    Inoltre, vennero individuate cinque tombe di epoca imperiale ed un tratto di viabilità in terra battuta; vennero esposte anche testimonianze di una frequentazione etrusca (fine IV-primi decenni III a.C.) e tardo-ellenistica (metà II-I a.C.) e parte di una necropoli longobarda (VII d.C.). Nonostante l’attività di scavatori clandestini, si è potuto datare le sepolture romane attraverso i frammenti dei corredi e ricostruirne le strutture: si tratta di una incinerazione diretta con copertura alla cappuccina (tomba 1), una incinerazione diretta con copertura alla cappuccina sigillata da uno spesso strato di conglomerato cementizio (tomba 2) ed una tomba ad inumazione con copertura alla cappuccina sigillata da conglomerato (tomba 3). Altre due sepolture con chiari segni di violazione recente sono state solo parzialmente esposte (tombe 4-5). Le parti recuperate dei corredi attribuiscono le due incinerazioni ad individui di sesso femminile e sono databili nella seconda metà del I e nel II secolo d.C.

    La strada in terra battuta collegava verosimilmente la necropoli ad una villa ipotizzabile in base ad indagini di superficie e quest’ultima ad una viabilità maggiore rappresentata da una tagliata stradale limitrofa all’area di scavo.

  • Alessia Savi Scarponi 

Director

  • Gianfranco Gazzetti - Soprintendenza per i Beni Archeologici dell'Etruria meridionale

Team

  • Anna Carla Melaragni
  • Annamaria Villari
  • Domenico Fronti
  • Sergio Pregagnoli

Research Body

Funding Body

Images

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