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Credits

  • The Italian Database is the result of a collaboration between:

    MIBAC (Ministero per i Beni e le Attività Culturali - Direzione Generale per i Beni Archeologici),

    ICCD (Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione) and

    AIAC (Associazione Internazionale di Archeologia Classica).

  • AIAC_logo logo

Summary (Italian)

  • Nell’attuale centro urbano di Villamar, situato nella Marmilla, presso una via di penetrazione verso l’entroterra di primaria importanza, si conservano le vestigia di una necropoli punica frequentata almeno tra il IV e il II secolo a.C. Alcuni ipogei furono messi in luce fortuitamente in un vicolo della Via Vittorio Emanuele nel 1984, e ulteriori ricerche furono condotte da Giovanni Ugas presso il vicino lotto Ex Casa Scanu nel 1991-92. L’impianto funerario sfrutta un bancone roccioso naturalmente affiorante costituito da marna e arenaria, nel quale furono scavate tombe ipogee con accesso a pozzetto e tombe in fossa, e sono documentate anche tombe a cassone, in enchytrismòs e in cista litica.

    Negli anni Novanta si ebbe modo di documentare una cinquantina di tombe; i corredi funerari si inseriscono pienamente nella koinè mediterranea di IV-III secolo a.C. La necropoli di Villamar sembra trovare similitudini soprattutto con quelle di Tuvixeddu e Nora, e altre affinità si osservano con la documentazione dell’hinterland cagliaritano, specialmente con Monte Luna di Senorbì.

    A distanza di ventuno anni, le ricerche presso il lotto Ex Casa Scanu sono riprese nel 2013 grazie a una concessione ministeriale triennale accordata al Comune di Villamar, sotto la direzione scientifica del Prof. Piero Bartoloni. Le ricerche hanno consentito di ampliare e rinnovare il quadro documentario frutto delle passate indagini. Sono state indagate tre tombe di diverse tipologie: la T.13 è una fossa scavata nella roccia che ha accolto un inumato seppellito allo scorcio della prima metà del III secolo; al IV secolo si riferisce una sepoltura in anfora (TA9). Le ricerche hanno interessato anche una tomba ipogea (T.16), con ingresso quadrangolare a pozzetto, che conservava i resti di una quindicina di inumati, adulti e bambini di vario sesso e età e due incinerati entro anfore. Le sepolture erano sconvolte dai vari utilizzi che la tomba ha subito che, dai corredi rinvenuti, sembra collocarsi almeno tra il IV secolo e il III secolo a.C.

  • Piero Bartoloni 
  • Elisa Pompianu - Università degli Studi di Sassari  

Director

Team

  • Donatella Cocco - Soprintendenza per i Beni Archeologici delle province di Cagliari e Oristano
  • Gabriele Carenti - Università degli Studi di Sassari

Research Body

  • Università di Sassari, Dipartimento di Storia, Scienze dell’Uomo e della Formazione

Funding Body

  • Comune di Villamar

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