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Excavation

  • Ardara, Largo Castello
  • Largo Castello
  •  

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    Credits

    • The Italian Database is the result of a collaboration between:

      MIBAC (Ministero per i Beni e le Attività Culturali - Direzione Generale per i Beni Archeologici),

      ICCD (Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione) and

      AIAC (Associazione Internazionale di Archeologia Classica).

    • AIAC_logo logo

    Summary (Italian)

    • La campagna di scavo 2012 nell’area archeologica ubicata nel centro storico di Ardara – Largo Castello (Comune di Ardara), si è svolta dal 28 Novembre al 15 dicembre 2012, in regime di concessione di scavo ministeriale, a seguito dell’affidamento concesso dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali al Comune di Ardara con comunicazione Prot. DG 8764 Class. 34.31.07/410.1 del 7 Settembre 2012.

      La centralità del sito di Ardara per la Sardegna medievale e, in particolare, per quella del periodo giudicale, si avverte con chiarezza nella pur scarsa documentazione scritta dei secoli XI-XIII ed anche grazie alla Basilica di Nostra Signora del Regno, monumento del Romanico sardo, cappella palatina dei Giudici di Torres già prima del 1107.

      In questo quadro si dovette collocare la costruzione di un grande palazzo (_in palacio regni turritani_), citato nelle fonti scritte dal 1063 al 1237, mentre nelle fonti trecentesche il termine palacium venne sostituito con il termine castrum.

      Dopo il suo utilizzo come residenza giudicale (XI-XII secolo), attorno alla metà del XIII secolo il sito fu infatti fortificato nell’ambito dell’emergente signoria territoriale dei Doria.

      L’edificio storico del Comune di Ardara ed alcune costruzioni adiacenti risultano edificate direttamente sul sito del palazzo medievale e con i materiali di spoglio da esso prelevati.

      L’area è stata interessata, nell’ultimo quindicennio, da interventi di scavo condotti dalla Soprintendenza Archeologica di Sassari e Nuoro che hanno messo in luce porzioni residuali di ambienti ed una stratificazione solo in parte sottoposta a disturbi di epoca contemporanea.

      Su questo sito così importante per la storia medievale del Nord Sardegna e del tutto sconosciuto dal punto di vista archeologico e stratigrafico, nonostante gli scavi recenti in esso condotti, si è avviata una campagna di ricerca mirata in primo luogo alla documentazione del potenziale archeologico residuo di un sito che appare pesantemente depotenzializzato dai processi di spoglio delle strutture murarie in elevato e da scavi privi di documentazione per le stratificazioni archeologiche.

      La campagna 2012 ha avuto nella sua agenda di lavoro una lettura di alcune, limitate, sezioni stratigrafiche esposte e prevalentemente dei lacerti murari messi in luce dagli scavi pregressi, ma anche limitati interventi di scavo, atti a valutare l’interesse archeologico delle stratificazioni residue ed a realizzare una carta del potenziale archeologico del sito, ai fini di una più consapevole programmazione della nuova fase di ricerche sul sito, che si intende avviare con questa prima campagna d’ indagine. Per questi motivi, la strategia individuata ha privilegiato il recupero delle interfacce di “fine scavo” degli interventi pregressi ed un lavoro di ripulitura del sito da dilavamenti, conoidi attuali, scarichi di varia natura, con lo scopo di leggere il sito nelle sue parti e nei rapporti stratigrafici tra le singole parti.

      Sono state individuate tre aree, corrispondenti ad ampi bacini stratigrafici, che sono state denominate area 1000, area 2000 ed area 3000 ed all’interno di ciascuna di queste sono state identificate e numerate le Unità Stratigrafiche (US) e le Unità Stratigrafiche Murarie (USM).

      Trattandosi di superfici esposte e di strutture ormai prive del contesto stratigrafico, sono stati studiati e registrati i rapporti fisici, individuati quelli stratigrafici e redatto il Matrix delle singole aree.

      Sono state documentate porzioni residue di circa 400 US ed USM nelle aree 1000, 2000 e 3000.

      A partire dalla documentazione realizzata e dallo studio dei rapporti stratigrafici, sono stati identificati 4 periodi stratigrafici, di cui 2 di particolare interesse ed importanza storica, in quanto coincidono con la costruzione, le trasformazioni e l’uso del palazzo giudicale (Periodo I) ed il successivo con la demolizione del palazzo e la costruzione del castello signorile dei Doria (Periodo II), attorno al 1270 circa.

    • Marco Milanese - Università degli Studi di Sassari 

    Director

    Team

    • Annarita Becciu
    • Antonella Bonetto
    • Antonella Deias
    • Giancarlo Deruda
    • Manuela Simbula
    • Luisanna Usai - Soprintendenza per i Beni archeologici di Sassari e Nuoro
    • Alessandra Deiana
    • Maria Cherchi
    • Maria Chiara Deriu
    • Paola Derudas

    Research Body

    Funding Body

    Images

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