Summary (Italian)
Lo scavo archeologico nel cortile del Palazzo di Giustizia ha permesso di ricostruire la frequentazione dell’area dall’età romana a quella moderna e le vicende edilizie del complesso, già sede del convento della Colombina.
Per l’età romana sono state individuate le tracce di un edificio di prestigio, di grandi dimensioni, che ha avuto più fasi costruttive, in pessimo stato di conservazione a causa della spoliazione di materiale e della devastazione provocata da successive buche. Alla fase più tarda sono attribuibili pavimentazioni in sectile. I materiali romani rinvenuti sono databili dagli inizi del I sec. d.C. al IV-V d.C., ma pochi sono i contesti affidabili.
L’edificio continuò ad essere utilizzato in età altomedievale, con l’impianto di strutture precarie, mentre nelle aree circostanti vennero costruite tre capanne.
Dopo un periodo di abbandono e l’edificazione di un edificio in muratura di funzione non precisabile (di cui restano solo le trincee di asportazione), sorse nell’area il convento della Colombina, noto dalle fonti a partire dal 1140, che con diverse fasi edilizie ed ampliamenti restò in uso fino agli inizi del 1800 per divenire sede del Palazzo di Giustizia. Del complesso state rinvenute l’area cimiteriale, l’abside e tracce del campanile della chiesa cinquecentesca, impianti di servizio, sempre in pessimo stato di conservazione, nonché altre strutture pertinenti probabilmente a edifici privati (cantine di case, impianti artigianali).
- Rosanina Invernizzi - Soprintendenza Beni Archeologici della Lombardia 
Director
Team
- A.M. Dughera
- M. Sajno
- Laureandi, laureati, specializzandi e dottorandi dell'Università di Pavia
- Stefano Navigato - Aurea Ricerche Archeologiche
Research Body
- Soprintendenza per i Beni Archeologici della Lombardia
Funding Body
- Provveditorato OO.PP. Lombardia
Images
- No files have been added yet